Farmacia San Lorenzo del Dott. Guido Rampino

Se la scuola "va" a casa

In occasione della riapertura delle scuole il Ministero della Salute ha pubblicato una campagna informativa con consigli per affrontare quei piccoli grandi problemi che si potrebbero riscontrare: dallo zaino troppo pesante ai pidocchi, dalle giornate troppo sedentarie alla somministrazione di farmaci.

Con l'apertura delle scuole di domani in Puglia si completa l'avvio dell'anno scolastico in tutte le Regioni italiane e, come ogni anno, dopo la pausa estiva, possono riproporsi piccoli e grandi problemi per i giovabni studenti. Lo zainetto troppo pesante, qualche pidocchio
nei capelli, giornate troppo sedentarie passate fra banchi, Tv e computer. A volte è necessario tenersi al passo con il programma da casa o dall’ospedale o assumere medicinali durante l’orario scolastico.

Ecco alcuni consigli e informazioni per affrontare i piccoli grandi problemi del ritorno a scuola. Si tratta di una campagna informativa on line promossa dal Ministero della Salute, che verrà via via arricchita di argomenti e suggerimenti. La scuola è uno dei luoghi della promozione della salute, non dimentichiamolo e genitori più consapevoli possono contribuire a rendere la scuola più sicura e in salute.

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Un ulteriore passo avanti nel garantire ai bambini affetti da gravi patologie il diritto allo studio e favorire il loro recupero psicofisico e il reinserimento scolastico è stato fatto con il protocollo d’intesa tra Ministero dell’istruzione università e ricerca e Ministero della salute "Tutela del Diritto alla Salute e allo studio dei cittadini di minore età, affetti da gravi patologie, attraverso il servizio di istruzione domiciliare" del 2003.

Al momento, l’ambito di intervento del servizio di istruzione domiciliare, definito, a seguito del protocollo del 2003, dal Vademecum per l’istruzione domiciliare e dalle relative circolari del Ministero dell'istruzione, stabilisce che questo può essere erogato nei confronti di alunni, iscritti a scuole di ogni ordine e grado, che sono stati già ospedalizzati a causa di gravi patologie e che siano sottoposti a terapie domiciliari che impediscono la frequenza della scuola per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni anche non continuativi.
La patologia ed il periodo di impedimento alla frequenza scolastica devono essere oggetto di idonea e dettagliata certificazione sanitaria, rilasciata dalla struttura ospedaliera in cui l’alunno è stato ricoverato. La competenza dell’erogazione del servizio è degli Uffici Scolastici regionali a seguito della richiesta della scuola di provenienza.

Nel 2009, valutata l’esigenza di coordinare gli interventi in ambito sanitario, sociale e scolastico, a livello nazionale e territoriale, per costruire una rete integrata che assicuri all’alunno malato una continuità di interventi, si è deciso di rivedere le linee guida del vademecum, con la costituzione di un Comitato Paritetico nazionale.
Fanno parte del Comitato il ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Ministero della salute, il Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie, il Coordinamento nazionale degli Assessorati regionali all’istruzione e alla formazione della Conferenza stato–regioni, l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

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