Come prendere i farmaci mentre si è a scuola

In occasione della riapertura delle scuole il Ministero della Salute ha pubblicato una campagna informativa con consigli per affrontare quei piccoli grandi problemi che si potrebbero riscontrare: dallo zaino troppo pesante ai pidocchi, dalle giornate troppo sedentarie alla somministrazione di farmaci.

Con l'apertura delle scuole di domani in Puglia si completa l'avvio dell'anno scolastico in tutte le Regioni italiane e, come ogni anno, dopo la pausa estiva, possono riproporsi piccoli e grandi problemi per i giovabni studenti. Lo zainetto troppo pesante, qualche pidocchio
nei capelli, giornate troppo sedentarie passate fra banchi, Tv e computer. A volte è necessario tenersi al passo con il programma da casa o dall’ospedale o assumere medicinali durante l’orario scolastico.

Ecco alcuni consigli e informazioni per affrontare i piccoli grandi problemi del ritorno a scuola. Si tratta di una campagna informativa on line promossa dal Ministero della Salute, che verrà via via arricchita di argomenti e suggerimenti. La scuola è uno dei luoghi della promozione della salute, non dimentichiamolo e genitori più consapevoli possono contribuire a rendere la scuola più sicura e in salute.

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La problematica della somministrazione dei farmaci in orario scolastico interessa gli alunni affetti da patologie per le quali risulta, sulla base della certificazione del medico curante, indispensabile assumere la terapia nelle ore della frequenza scolastica.

La somministrazione dei farmaci in orario scolastico deve essere formalmente richiesta dai genitori degli alunni o da chi esercita la potestà genitoriale, dietro presentazione di un certificato medico che attesti lo stato di malattia dell’alunno con la prescrizione specifica dei farmaci da assumere (posologia, modalità e tempi di somministrazione, conservazione del farmaco).

Dal punto di vista giuridico, nel 2005 sono state emanate le Raccomandazioni congiunte Ministero delI'istruzione, università e ricerca - Ministero della salute per la definizione di interventi finalizzati all’assistenza di studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in orario scolastico.

L'articolo 3 del documento indica i soggetti coinvolti per le varie professionalità, a seconda delle proprie responsabilità ed interventi:
- le famiglie degli alunni e/o gli esercenti la potestà genitoriale
- la scuola: dirigente scolastico, personale docente ed ATA
- i servizi sanitari: medici di base e AUSL competenti per territorio
- gli enti locali: operatori assegnati in riferimento al percorso d’integrazione scolastica e formativa dell’alunno.

Qualora nell’edificio scolastico non siano presenti locali idonei, non vi sia alcuna disponibilità alla somministrazione da parte del personale o non vi siano i requisiti professionali necessari a garantire l’assistenza sanitaria, i dirigenti scolastici possono procedere, nell’ambito delle prerogative scaturenti dalla normativa vigente in tema di autonomia scolastica, all’individuazione di altri soggetti istituzionali del territorio con i quali stipulare accordi e convenzioni, come ad esempio la Croce Rossa Italiana e le Unità mobili di strada.
Il Ministero della salute partecipa dal settembre 2012 al Comitato Paritetico Nazionale per le "Malattie croniche e la somministrazione dei farmaci a scuola" istituito presso il Ministro dell’istruzione, Università e Ricerca, che ha il compito di elaborare le Linee guida e di azione nazionale per la definizione di protocolli operativi finalizzati all’assistenza di studenti che hanno questa necessità.

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